Dai primi insediamenti greco-romani al
governo degli Spagnoli, passando per la spartizione del demanio feudale al
fenomeno del brigantaggio e alle lotte delle società segrete: nella storia
di Baselice ci sono molti dei principali eventi della storia italiana e
campana. Il Comune di Baselice è situato nell’Alto Valfortore, a 620 metri
sul livello del mare e dista da Benevento 57 chilometri. L’agglomerato è
sorto intorno l'anno 1000, ma il territorio era abitato già nei secoli
precedenti, ne sono la prova i ritrovamenti archeologici dell’età
greco-romana. Baselice fu dominio dei Normanni all’inizio del 1100.
Dalla metà del XII secolo a guidare il
paese furono Roberto Drago e Raimondo da Molise, successero poi i fratelli
Mastrali. Nel 1454 Baselice entrò a far parte dei possedimenti degli
Spagnoli. Alfonso d’Aragona affidò Baselice ai Guevara, aggregandolo alla
Contea di Ariano Irpino.
La storia di Baselice è legata alla
famiglia Carafa che nel 1500 divenne proprietario dell’intero territorio;
Giovan Francesco Carafa e Alberico II istituirono i primi organismi
comunali. Il governo poi passò ai Caracciolo e infine ai Rinuccini fino
all'abolizione della feudalità nel 1806. Durante il decennio francese
(1806-1815) Baselice venne aggregata alla Provincia di Campobasso e con
l’Unità d’Italia entrò a far parte della Provincia di Benevento.
Presso il Municipio si possono
ammirare una ricca pinacoteca e la biblioteca comunale. Nel Palazzo Lembo vi
è un piccolo Museo Paleontologico, ricco di fossili e minerali. I
caratteristici archi Porta da Capo, di stile gotico, Porta da Piedi, di
stile romanico, e la Torre del Capitano racchiudono il centro di epoca
medioevale. L’antica chiesa parrocchiale è dedicata al Santo Patrono S.
Leonardo Abate.
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